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Karate all’aperto – parte 1

In questo periodo storico che ci ha segnato profondamente, l’indole umana con un pò di ingegno e risolutezza ha saputo, nella maggior parte dei casi, ovviare alle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria COVID-19.

Il KARATE una disciplina orientale, così rigida e radicata al proprio DOJO (luogo in cui si pratica) ,ha saputo adattarsi ed abbattere i propri canoni aprendo così al termine del momento “outdoor”, ossia allenamento all’aperto.

Analizzando i documenti storici, si evince che quest’arte veniva già praticata in spazi aperti, in particolare durante raduni o se una scuola era seguita da numerosi allievi.

Ma oggi, a riguardo della pratica del karate all’aperto e delle varie fasi di strutturazione di una lezione oltre alla fascia d’età a cui è rivolta, cosa dice la scienza ed i più recenti studi?

Numerosi studi analizzati possono essere riassunti nei seguenti punti chiave:

  • Benefici per la salute fisica:

Come per l’attività fisica in generale, agli sport all’aria aperta sono associati una serie di benefici per la salute. A fattori generali come una maggiore forma fisica, un migliore funzione cardiovascolare, e riduzione della pressione sanguigna, dell’ obesità, e della frequenza cardiaca a riposo, si è riscontrata un’influenza positiva su altri indicatori di salute. Come una riduzione del rischio di diverse malattie importanti. Oltre alla riduzione delle malattie, gli sport all’aria aperta sono associati ad una migliore percezione soggettiva della salute complessiva e ad una migliore qualità fisica della vita. Inoltre, l’esposizione al sole aiuta a mantenere il livello di vitamina D, a prevenire la sclerosi multipla e l’insorgenza e la progressione della miopia.

  • Benefici per la salute mentale e il benessere:

La maggior parte degli articoli pubblicati (74 studi) che sono stati identificati attraverso questa revisione, si sono concentrati sui benefici che gli sport all’aria aperta possono creare per la salute mentale. Diversi gruppi di ricerca evidenziano gli effetti positivi sulla salute mentale generale e sulla stabilità psicologica dell’essere attivi nell’ambiente naturale. Sono state fornite anche prove degli impatti sul benessere generale, sulla qualità della vita, sulla felicità e sulla soddisfazione della vita. Nel complesso, gli ambienti verdi e blu sembrano avere effetti particolarmente positivi che vanno oltre i vantaggi di essere fisicamente attivi in un ambiente non naturale. La ricerca ha dimostrato che gli effetti dell’esercizio in ambienti naturali sono maggiori, rispetto a quello praticato al chiuso. C’è infatti un maggior coinvolgimento positivo, una diminuzione della tensione, confusione, rabbia e depressione. Stati affettivi negativi come stress, depressione, ansia, tensione, confusione, rabbia, ruminazione, solitudine e nervosismo. Inoltre, vengono descritte molte esperienze positive come piacere e divertimento, meditazione, indipendenza, bisogni psicologici di base di autonomia, competenza e relazione, esperienze di flusso, comfort ed emozioni intense, maggiore sensazione del corpo, scoperta del piacere del raggiungimento, forza vitale e, naturalmente, un’intensa esperienza nella natura. Ciò include effetti di maggiore autostima, autoefficacia, fiducia in se stessi e un migliore concetto di sé.

Vicenzo Lamberti