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Il Karate alle Olimpiadi!

Il 5 Agosto il Karate farà ufficialmente il suo debutto alle Olimpiadi!

Dopo quasi mezzo secolo raggiunge una delle vetrine più importanti per le competizioni sportive.
Va detto che la partecipazione è su base temporanea, come uno dei cinque sport aggiunti al programma di Tokyo. Gli atleti si sfideranno in due discipline: kumite (combattimento contro un avversario) e kata (forme, un susseguirsi di tecniche contro uno o più avversari immaginari). Sappiamo già che Il karate non sarà a Parigi tra tre anni, ma gli organizzatori sperano che potrà avere un’altra possibilità qualora si dimostri avvincente nel corso delle competizioni olimpiche di quest’anno.

L’Italia farà la sua parte schierando atleti validissimi “capitanati” dal nostro Luigi Busà che ha già una vasta collezione di medaglie.

Ripercorriamo il cammino del Karate verso le olimpiadi e come il Karate Tradizionale si è evoluto in uno Sport.

Karate tradizionale vs Karate Sportivo

Dopo la seconda guerra mondiale il karate divenne più diffuso grazie ai soldati degli Stati Uniti insediati in Giappone che hanno appreso e diffuso le tecniche di quest’arte in tutto il mondo.

In questa fase hanno preso il sopravvento due correnti: quella divulgativa che aveva come scopo l’emancipazione a livello globale del karate (quale miglior mezzo se non l’agonismo?) e quella tradizionale che ha cercato di preservare la cultura, la tradizione e la spiritualità di quest’arte.

Andiamo a scoprire la differenza tra queste due correnti :

Il karate tradizionale è molto più olistico, ha lo scopo di insegnare ai suoi praticanti l’equilibrio e l’armonia tra lo stato interiore e tutto ciò che ci circonda; 

il karate sportivo pone una maggior enfasi sull’impegno nella competizione, con meno aspetti filosofici e tradizionali.

Un’altra differenza tra i due risiede negli obiettivi: nel karate tradizionale l’attenzione è posta sul colpo finale, vale a dire la tecnica che neutralizza l’avversario rendendolo incapace di reagire; in quello sportivo il focus è improntato sul punteggio codificato dai regolamenti, in quanto le tecniche nonostante la potenza e l’accuratezza di esecuzione devono essere controllate per non arrecare danni all’avversario.

Il futuro del karate sportivo con una diffusione globale è ben delineato in quanto è ampiamente riconosciuto sia a livello internazionale che olimpionico avendo un regolamento unificato, ma è fondamentale puntualizzare che non dimentica le sue origini portando con sé tutto l’importantissimo bagaglio del del karate tradizionale.

Le competizioni del Karate : KATA e KUMITE

Nel karate sportivo esistono due macro competizioni Kata e Kumite che riflettono in qualche modo le tradizioni di questa arte.

Kata si traduce in forma e consiste nell’esecuzione di una sequenza di tecniche codificate, sia offensive che difensive ed è una disciplina che può essere sia singola che a squadre.

I kata sono molto rigidi ed immutabili, ogni tecnica deve essere eseguita in modo impeccabile. Le tecniche ordinate in modo specifico rappresentano un combattimento contro uno o più avversari. Imparare i kata e ripeterli più volte ci aiuta a ricordare e perfezionare le tecniche e la loro modalità di esecuzione sviluppando così una memoria muscolare che ci consentirà di eseguire correttamente la tecnica quando ne avremo bisogno (una frazione di secondo per la difesa personale).

Il Kumite è un combattimento tra due avversari dove il focus è improntato sull’aspetto tecnico e tattico. Ha alcune regole rigorose, rispetto ad altri sport da combattimento, per garantire la sicurezza dei partecipanti. Ad esempio è vietato ferire deliberatamente l’avversario, tutte le tecniche devono essere tenute sotto controllo e devono rispettare dei parametri in modo da poter segnare punti.

I colpi a pieno contatto sono in genere consentiti solo al busto e il punto si ottiene quando si sferra un colpo con precisione e controllo. E’ importante l’aspetto tattico per sfondare la difesa dell’avversario e l’atletismo per reagire rapidamente. Sebbene il combattimento a punti abbia i suoi aspetti critici, è un modo eccellente per i praticanti di utilizzare le tecniche consentite contro un avversario dal vivo.

Per non perdere nessuna gara potete consultare il calendario direttamente dal sito della Fijlkam.

Seguici sui social durante le gare delle olimpiadi, evidenzieremo le migliori azioni e daremo delle indicazioni su come si calcolano i punteggi!